Nell’antica regione del Meilogu, nel nord-ovest della Sardegna, c’è un #PostoDelCuore che permette ai suoi visitatori di varcare la soglia del tempo ed immergersi in un’atmosfera dal fascino millenario.
Parliamo del Nuraghe Santu Antine, situato vicino il Comune di Torralba, in provincia di Sassari, un gigante di roccia che si erge maestoso su tutta la circostante Valle dei Nuraghi.
Origini del Complesso di Santu Antine
Santu Antine è uno dei più affascinanti testimoni della civiltà nuragica. Per la sua imponenza è conosciuto anche come “sa Domu de su Re”; il nome suggerisce che questo nuraghe fosse una struttura significativa, ipoteticamente una dimora per un capo o un centro di potere.
Lo scopo esatto del Nuraghe Santu Antine, come quello di altri nuraghi, rimane sconosciuto, alimentando numerose teorie. Le più comuni includono strutture difensive, palazzi per governanti, templi religiosi o persino osservatori astronomici. Alcuni storici, infatti, ritengono che i nuraghi potessero avere funzioni diverse in base alle caratteristiche della loro struttura.
Una struttura articolata e maestosa
Gli studiosi ipotizzano che l’edificazione di Santu Antine risalga all’Età del Bronzo, più precisamente intorno al XV secolo a.C. L’intera costruzione fu realizzata con massicci blocchi di basalto, assemblati a secco tramite un sistema ad incastro, con una progressiva riduzione delle dimensioni delle pietre verso l’alto.
Originariamente, la torre centrale superava i 25 metri di altezza, oggi ne misura circa 17, e ospitava tre camere a tholos disposte su più livelli, di cui l’ultimo piano non è più esistente. Anche questi ambienti sono realizzati con un sapiente incastro di pietre che, posizionate in cerchi concentrici, compongono dei soffitti a volta.
Intorno alla torre centrale si trova un bastione in pietra a pianta triangolare, che in origine comprendeva tre ulteriori torri laterali poste ai vertici, di cui oggi rimangono visibili solo le fondamenta.
La ricostruzione virtuale degli interni riporta alla luce un complesso e simmetrico sistema di scale e corridoi, alcuni lunghi anche 27 metri, utilizzati per collegare la base dell’edificio ai piani superiori, che testimoniano le avanzate abilità di costruzione del popolo nuragico. Completavano infine la struttura tre pozzi posizionati all’interno delle mura.
Nelle vicinanze di Santu Antine si estendeva il villaggio nuragico, che oggi è solo in parte riemerso grazie agli scavi archeologici.
Come visitare Santu Antine
Visitare Santu Antine è come entrare in un mondo a parte, legato ad epoche ed immaginari lontani nei secoli. Il sito custodisce inoltre una vista privilegiata sul panorama circostante, fino alle colline del Montiferru.
Santu Antine è facilmente raggiungibile in auto dai principali centri della Sardegna, grazie alla rete stradale che converge sulla Strada Statale 131, la più vicina al sito.
La visita al nuraghe può essere abbinata con l’esplorazione di altri siti della circostante Valle dei Nuraghi o con il Museo Archeologico di Torralba. Per scoprire l’affascinante storia di Santu Antine sono inoltre disponibili delle visite guidate e delle attività culturali di approfondimento.
Per maggiori informazioni sulle iniziative, gli orari di apertura al pubblico del complesso monumentale e i costi dei biglietti, è possibile consultare il sito ufficiale del Nuraghe Santu Antine.