Ci sono luoghi che è impossibile dimenticare dopo averli conosciuti, tra questi c’è la La Pelosa, una delle più affascinanti spiagge sarde, situata a nord-ovest dell’isola, nel Comune di Stintino. I colori, i profumi e la sensazione unica che suscita il paesaggio di questo #PostodelCuore si imprimono nella memoria di tutti i suoi visitatori.

Acqua trasparente come il cristallo e sabbia fine come la seta

Nel 2025, La Pelosa è stata inserita nella lista delle 50 spiagge più belle del mondo e non è difficile capirne il motivo. Chi arriva per la prima volta a La Pelosa rimane incantato dal paesaggio circostante: la sabbia chiara e finissima, quasi bianca, crea un contrasto spettacolare con l’acqua che sfuma in tutte le tonalità del turchese e dello smeraldo. Il fondale rimane basso per decine di metri, permettendo anche ai bambini e ai nuotatori meno esperti di godersi il mare in totale tranquillità.

La posizione della spiaggia, riparata dai venti grazie alla presenza dell’isola Piana e del promontorio di Capo Falcone, fa sì che le acque siano spesso calme e limpidissime, creando le condizioni ideali per lo snorkeling. I fondali sabbiosi e i giochi di luce dei riflessi del sole regalano ogni giorno uno spettacolo naturale diverso.

Tracce di storia a La Pelosa e nei suoi dintorni

A poca distanza dalla riva, su un isolotto che sembra galleggiare sul mare, si erge la Torre della Pelosa, costruita dagli Spagnoli nel XVII secolo. Faceva parte di un più ampio sistema difensivo costiero che proteggeva l’isola da incursioni ostili. Oggi è uno dei simboli del paesaggio, visibile da ogni angolo della spiaggia e raggiungibile a piedi durante la bassa marea attraversando la suggestiva cala “La Pelosetta”, una piccola insenatura adiacente alla spiaggia principale.

Anche le origini di Stintino, il borgo da cui si accede alla spiaggia, sono antiche. Venne fondato nel 1885 dagli abitanti dell’Asinara, trasferiti dall’isola per consentire la costruzione della stazione sanitaria marittima di quarantena e una colonia penale. Le famiglie allora residenti all’Asinara si spostarono quindi a Isthintini, dando vita a quello che oggi è un pittoresco paese, ricco di tradizioni, che mantiene ancora intatta la sua identità marinara.

Un ecosistema da proteggere, un patrimonio da rispettare

Tanta bellezza, però, è anche estremamente fragile. Negli ultimi anni, il numero crescente di visitatori ha reso necessario un intervento di tutela ambientale per proteggere la spiaggia e promuovere un turismo responsabile e consapevole. Il Comune di Stintino ha attuato una serie di misure di salvaguardia: accessi contingentati e obbligo di prenotazione nei mesi estivi, divieto di fumo, utilizzo di stuoie sotto gli asciugamani per evitare che la sabbia venga portata via in modo accidentale.

Chi ha la fortuna di camminare sulla sabbia soffice e tuffarsi nelle acque trasparenti de La Pelosa lo sa: non è un semplice bagno, ma una vera e propria esperienza.

Per questo è fondamentale che tutti quanti siano coinvolti nella tutela di questo incredibile patrimonio naturale, visitandolo con rispetto e lasciando al loro posto sabbia, conchiglie e ciottoli.

Visitare la spiaggia La Pelosa

La Pelosa dista circa 3,5km dal borgo di Stintino. Questa distanza è percorribile in auto, in bicicletta e con i servizi di bus-navetta. Per chi si muove in auto, in prossimità della spiaggia sono presenti dei parcheggi a pagamento.

Circa metà della spiaggia è destinata al libero uso, mentre nella restante parte sono presenti lidi attrezzati dove è possibile noleggiare anche canoe, kayak e SUP per esplorare il limpido e affascinante mare circostante.

Visto il grande afflusso, soprattutto nei periodi di alta stagione, dal 15 maggio al 15 ottobre, è possibile visitare La Pelosa solo su prenotazione, tramite il sito ufficiale.