A poca distanza dalla spiaggia di Porto Ferro, nella Sardegna nord-occidentale, si trova un affascinante #PostoDelCuore legato a misteriose leggende. Si tratta del bacino naturale più grande dell’isola: il lago di Baratz.

Un’oasi di biodiversità

Questo #PostoDelCuore ha preso forma dal deposito di imponenti dune sabbiose, che hanno occupato la valle fluviale del Rio Bastianeddu. A dividere questo placido specchio d’acqua dal mare, è infatti un “muro” di sabbia che in alcuni tratti raggiunge anche 30 metri di altezza.

La portata d’acqua del lago varia molto in base alle stagioni e alla quantità delle piogge, mentre il suo perimetro si estende per 12 chilometri.

Un tratto caratteristico di quest’area è la notevole diversità ambientale. Le acque e le sponde del lago ospitano infatti numerose tipologie animali, tra cui le testuggini d’acqua dolce, il pesce gatto nero e oltre 90 specie di volatili. Anche la flora – terrestre e acquatica – offre un’ampia varietà di piante. L’area che circonda il lago è ricoperta da una folta area boschiva e le rive sono arricchite da giunchi e cannucce palustri.

Vista la ricchezza naturale di questo #PostoDelCuore, dal 2000 il lago di Baratz ospita il CEAS, un centro di educazione allo sviluppo sostenibile, che si occupa di attività di formazione e sensibilizzazione a tutela dell’ambiente.

Il lago tra mito e storia

Intorno a questo suggestivo lago, aleggiano misteriose leggende. C’è chi racconta infatti che un tempo qui sorgesse l’antica città di Barax, sommersa a causa della cattiva condotta dei suoi abitanti.

Secondo questo mito, le profondità del lago ospiterebbero ancora oggi i resti della città e, nel silenzio di alcune notti, si potrebbe sentire il flebile suono delle campane di Barax emergere dal fondale.

Ma questo #PostoDelCuore conserva anche delle tracce della storia, legate al cupo periodo della seconda guerra mondiale. Infatti, durante il conflitto, l’area venne utilizzata per un breve periodo come base militare dall’esercito tedesco.

Alla fine della guerra, quando fu annunciata la ritirata, i soldati non poterono portare con loro gli armamenti, che furono gettati nel lago. Alla fine degli anni novanta, il livello delle acque calò e riemersero alcune di queste armi. Venne quindi fatta un’accurata opera di bonifica del lago, che ha permesso di recuperare un arsenale bellico di grandissime dimensioni.

Come raggiungere il lago di Baratz

La zona del lago di Baratz è perfetta per gli amanti delle escursioni e del trekking. Un percorso di circa 3 chilometri, immerso nella macchia mediterranea, collega Porto Ferro al lago. È possibile percorrere questo tragitto sia a piedi che in bicicletta e gustarsi il paesaggio circostante. Arrivati a destinazione, con un secondo sentiero ad anello, si può percorre il perimetro completo del lago. Questo tragitto, a differenza del primo, richiede una maggiore preparazione all’escursionismo. Prima di mettersi in cammino è bene quindi informarsi sulle caratteristiche del percorso, sulle condizioni meteo e su cosa è utile portare con sé.

Il lago può essere raggiunto anche in macchina, seguendo la segnaletica della strada statale che da Alghero porta a Sassari.