Tra le bellezze più suggestive dell’interno della Sardegna, c’è il Lago Omodeo, un autentico #PostodelCuore per chi ama la natura e la tranquillità. Situato nel territorio di diversi Comuni del Barigadu e del Guilcier, offre panorami sempre diversi a seconda della sponda da cui lo si osserva.
Un lago artificiale immerso nella natura
Il Lago Omodeo, che prende il nome dall’ingegnere che ne progettò la realizzazione, è il più grande bacino artificiale della Sardegna e tra i più estesi d’Europa. Creato negli anni ’20 del Novecento dallo sbarramento del fiume Tirso per scopi idroelettrici, ha assunto nel tempo un ruolo centrale dal punto di vista ambientale, culturale e paesaggistico.
Le sue acque scure e profonde si stagliano sui profili morbidi delle colline, tra boschi e piccoli borghi, creando un’atmosfera sospesa e suggestiva. Qui si può camminare lungo sentieri immersi nel silenzio, fare birdwatching tra aironi e falchi, oppure semplicemente fermarsi ad ammirare il tramonto riflesso sull’acqua, in un paesaggio che cambia con le stagioni, ma non perde mai il suo fascino.
Storia, archeologia e memoria tra le rive del lago
Il territorio attorno al Lago Omodeo è punteggiato da testimonianze storiche: nuraghi, domus de janas, tombe dei giganti e siti archeologici che raccontano una storia millenaria. Uno dei luoghi più evocativi è il nuraghe Losa, poco distante da Abbasanta, così come il Nuraghe Iloi e le Necropoli di Littu e Lochele.
Anche immerse nelle acque del lago, riposano antiche memorie. Con la costruzione del bacino originario, vennero infatti sommersi i resti del villaggio pre-nuragico di Serra Linta, insieme ad una foresta tropicale fossile, risalente a circa 20 milioni di anni fa, e al vecchio borgo di Zuri, che venne poi ricostruito nei pressi del lago. L’unica struttura che venne trasportata dal centro del paese, fu la chiesa romanica di San Pietro: dopo essere stata smontata pietra per pietra, fu poi ricostruita poco più in alto, dove si può ammirare ancora oggi.
In base alle stagioni e al livello dell’acqua, è possibile vedere riemergere, ricoperti dal limo, resti di epoche differenti, che convivono placidamente sul fondale di questo imponente bacino lacustre.
Visitare il Lago Omodeo
Negli ultimi anni, il Lago Omodeo è diventato una meta sempre più amata da chi cerca un turismo lento e a diretto contatto con la natura. Le sue rive ospitano aree attrezzate per il campeggio e l’escursionismo; in diversi punti è possibile praticare canoa, pesca sportiva e altre attività all’aria aperta.
Il lago è facilmente raggiungibile in auto da Oristano e Nuoro, ma anche da Cagliari, attraverso la strada statale 131. I borghi che lo circondano come Sorradile, Tadasuni, Ulà Tirso, Ardauli e Ghilarza, sono degli scrigni di storia e ospitalità, ideali per una gita fuori porta o per un weekend all’insegna del relax e di nuove scoperte.
La zona offre agriturismi, aree picnic, sentieri panoramici e strutture ricettive immerse nella natura. Alcuni dei periodi migliori per visitare il Lago Omodeo sono la primavera e l’inizio dell’autunno, quando i colori del paesaggio si fanno più intensi e le temperature sono miti.