Oggi vogliamo raccontarvi un nuovo #PostoDelCuore della nostra Sardegna. Il viaggio di Gaxa raggiunge la meravigliosa isola di Tavolara, nel comune di Olbia,​ nella subregione della Gallura.​ Un luogo ricco di magia avvolto da entusiasmanti leggende, ideale per gli appassionati di trekking.

Isola di Tavolara: il mito del più piccolo regno del mondo

La storia di questa Isola si costruisce di verità e leggende inestricabilmente legate fra loro. Tutto ebbe inizio sul finire del Settecento, quando Giuseppe Bertoleoni decise di stabilirsi a Tavolara dedicandosi all’allevamento delle capre selvatiche, conosciute anche come capre dai denti d’oro.

Nel 1836 il Re di Sardegna, Carlo Alberto di Savoia, giunse sull’Isola: Bertoleoni si presentò a lui come Re di Tavolara. Al momento della sua partenza, il re Carlo Alberto decise di riconoscere l’indipendenza dell’Isola e di infeudare i Bertoleoni senza riconoscerli come sovrani di Tavolara.

Ad ogni modo, i Bertoleoni hanno tramandato di padre in figlio il titolo nobiliare: così dopo Giuseppe, il Regno passò prima al figlio, poi al nipote Paolo e al pronipote Carlo. La storia vuole che proprio durante il governo di quest’ultimo, visitarono l’Isola inviati della regina Vittoria d’Inghilterra che riconobbe il regno di Tavolara. Inoltre, secondo la testimonianza di uno dei discendenti ancora in vita, Tonino Bertoleoni, in una sala di Buckingham Palace, a Londra, sarebbe conservata la foto dei Bertoleoni di Tavolara nella collezione di ritratti delle dinastie regnanti di tutta la Terra, con la descrizione: «La famiglia reale di Tavolara, nel golfo di Terranova Pausania, il più piccolo regno del mondo».

I discendenti della famiglia Bertoleoni sono tuttora gli unici residenti e custodi dell’Isola.

Le bellezze naturali dell’area marina protetta

L’Isola fa parte dell’area marina protetta di Tavolara e Capo Coda Cavallo e si presenta alla vista come un maestoso massiccio calcareo a picco sul mare, di forma rettangolare, lungo circa 6 km e largo 1 km. In alcuni punti raggiunge la quota massima di 565 metri.

Il mare è contraddistinto da colori incantevoli: l’acqua verde smeraldo si incontra con una spiaggia di ciottoli e sabbia dorata tendente al rosa.

È uno dei posti ancora selvaggi e incontaminati della Sardegna ed è un riparo sicuro per molte specie animali, come la berta minore, un uccello marino che nidifica qui ogni anno a partire da marzo. Costruiscono il loro nido a Tavolara anche il marangone dal ciuffo, i piccioni selvatici e i rondoni maggiori. Tra i mammiferi è particolarmente diffusa la capra domestica: gli esemplari del secolo scorso avevano una particolare colorazione dei denti che sembra dipendesse dal consumo di piante come l’euforbia. Deriva da questo il nome di capra dai denti d’oro.

Fino a qualche anno fa era possibile avvistare nelle numerose grotte alcuni esemplari di foca monaca, oggi scomparsa dall’isola così come il prolagus sardus, un roditore estintosi del quale restano abbondanti resti ossei sub-fossili.

Tavolara alterna tratti rocciosi privi di vegetazione ad altri ricoperti da una fitta macchia mediterranea, in cui svettano su tutti il ginepro fenicio e il lentisco. Esclusivamente sulle massime quote si possono trovare dei piccoli boschi di acero minore.

Cosa vedere e fare a Tavolara

Tra le attrazioni dell’Isola ci sono sicuramente le spiagge. La più conosciuta è quella di Punta Spalmatore, una piccola isoletta collegata da una lingua di sabbia e caratterizzata da un mare cristallino e fondali bassi, quindi adatti anche ai bambini.

Tavolara è la meta perfetta anche per gli appassionati di diving dal momento che è possibile praticare immersioni e visitare luoghi davvero singolari. Non potrà mancare dunque la discesa al fondale del Grottone, a Cala Cicale, a Secca dell’Elefante e a Teddja Liscia, dove è possibile scorgere murene, dentici argentati, barracuda e posidonia oceanica. Amato da chi fa le immersioni il relitto della San Giuseppe, una motonave affondata nel 1949.

In autunno diventa la meta ideale per le escursioni grazie agli affascinanti trekking, come quello della Via Ferrata degli Angeli. Da qui si potranno raggiungere le vette più alte dell’Isola che si innalzano tra cielo e mare. Il percorso è perfetto anche per i professionisti più esperti perché dopo un breve sentiero iniziano diverse arrampicate che arrivano fino al “Cristo”: il punto più alto dal quale ammirare un eccezionale panorama.

Vale una visita anche il suggestivo cimitero dove sono sepolti i membri della casa reale.

Da provare i due deliziosi ristoranti di Tavolara, dove concedersi una pausa coccolati da deliziosi piatti di pesce o semplicemente da un ottimo caffè.

L’isola di Tavolara è una tappa unica: un piccolo regno incantato dove scorci e attività racchiudono un’insolita magia.