Un #PostoDelCuore dove trovare pace e tranquillità: un vero e proprio luogo di evasione. #Gaxa vi porta alla scoperta dell’Orto Botanico di Cagliari, uno spazio immenso dove è possibile ammirare e scoprire diversi tipi di piante.
Le attività dell’Orto Botanico
Questo luogo idilliaco appartenente all’Università di Cagliari si estende per circa 5 ettari e si trova in via Sant’Ignazio da Laconi a Stampace, uno dei quattro quartieri storici della città.
È aperto tutto l’anno a quanti desiderino esplorare la natura perdendosi tra le 2.000 specie di piante, alberi e fiori presenti nell’area.
L’ingresso è gratuito per i bambini sino a 5 anni e agli studenti dell’Università di Cagliari mentre i ragazzi dai 6 ai 18 anni possono beneficiare di uno sconto su tutte le tipologie di biglietti e abbonamenti.
Le visite guidate e i laboratori didattici (minimo 10 persone) sono pensati per far vivere un’esperienza memorabile e per questo è necessario prenotarle in anticipo.
Una storia lunga più di un secolo
Nel 1761, il chirurgo e botanico Prof. Michele Antonio Plazza iniziò la realizzazione del primo Orto Botanico di Cagliari in un’area diversa da quella attuale conosciuta come “Su Campu de su Re” (il Campo del Re) ma ben presto dovette interrompere i lavori a causa degli ingenti costi e dell’inidoneità del terreno.
Nel 1820 fu individuato un nuovo terreno nella valle di Palabanda per la costruzione dell’Orto Botanico. Qualche anno più tardi, nel 1851, l’Università di Cagliari si interessò all’acquisto di questo terreno, nel frattempo divenuto una discarica pubblica, su iniziativa del Prof. Giovanni Meloni Baile. I lavori iniziarono nel 1864 e venne inaugurato nel 1866 sotto la direzione del Prof. Patrizio Gennari, il quale insieme ai primi giardinieri volle creare un “orto modello” che potesse favorire l’acclimatazione delle piante esotiche tropicali e con l’intento di ricreare un arboreto tropicale.
Durante la Seconda guerra mondiale, l’Orto fu sede di un battaglione di cavalleria e subì ingenti danni durante i bombardamenti che colpirono Cagliari, ma la biblioteca e l’erbario vennero risparmiati poiché erano stati trasferiti per prudenza in un altro luogo, precisamente in una chiesa sconsacrata a Ghilarza (OR). Una volta terminato il conflitto, ci vollero molti anni per riportare il giardino al suo precedente splendore.
L’area in cui sorge l’Orto Botanico di Cagliari è di grande valenza archeologica poiché compresa tra l’Anfiteatro Romano e la Villa di Tigellio in cui sono presenti i resti di alcune domus e altre strutture di epoca romana.
L’affascinante mondo delle piante
Oltre alle diverse collezioni di specie vegetali, è possibile ammirare alcuni esemplari arborei maestosi che sono stati piantati proprio durante l’apertura del giardino, tra cui un Taxodium Distichum, meglio conosciuto come cipresso delle paludi o cipresso calvo.
Tra le principali collezioni, l’Orto ospita una sezione dedicata alle piante succulente comprendente due serre fredde, un prezioso palmeto esteso su un’area di 4000 metri quadrati e un’area detta “L’Orto dei Semplici” che ospita diverse specie di piante officinali.
Infine, è possibile visitare la sezione dedicata alle specie mediterranee che si suddivide in più settori: il “Bosco mediterraneo” e la “Macchia mediterranea” che, rispettivamente, ospitano le specie boschive e quelle eliofile e termofile tipiche del Mediterraneo; la ”Esposizione delle geofite” dove è possibile ammirare e sentire i profumi di circa 200 piante in vaso appartenenti alla famiglia delle geofite.
Di recente installazione, c’è la sezione denominata “Roccaglie della Biodiversità” in cui è stato ricreato l’habitat di alcune piante tipiche della Sardegna, utilizzando diversi tipi di pietre per realizzare i substrati litologici dell’Isola tra cui quelli granitico, calcareo e metamorfico.
Non rimane che esplorare questo luogo ricco di biodiversità e restare incantatati dai colori e profumi di questo Eden.