Bruncu SpinaIn questo nuovo appuntamento vi raccontiamo la vetta Bruncu Spina, situata nel massiccio del Gennargentu, in provincia di Nuoro.

Con i suoi 1.829 metri è la seconda vetta più alta della Sardegna dopo Punta La Marmora: una località davvero suggestiva soprattutto nel periodo invernale quando le nevicate, spesso abbondanti, creano un’atmosfera unica e avvolgente.

Le origini del nome Bruncu Spina

Il nome della vetta in sardo “Bruncu Spina” corrisponde all’espressione “Cima del cardo“. Probabilmente questo appellativo fa riferimento alla crescita sulla montagna di alcune piante spontanee appartenenti alla famiglia della Asteraceae. Secondo Massimo Pittau, autore di “Toponimi della Sardegna meridionale” questa denominazione significherebbe “Cima della spina” e deriva da un arbusto alpino locale, la Prunus prostrata.

I sentieri per le escursioni in montagna

Come detto in apertura la cima fa parte del massiccio del Gennargentu, un’area montuosa molto vasta, composta da diverse propaggini e caratterizzata da colori meravigliosi: argento in inverno, verde e arancio in tutte le altre stagioni.

Con l’arrivo della neve il paesaggio viene avvolto da un’atmosfera romantica e fiabesca in cui è possibile immergersi con ciaspole o buoni sci per il fondo, accompagnati da una guida esperta di questi territori.

La vetta Bruncu Spina è la meta ideale per gli appassionati di trekking ed escursioni. Questa località, infatti, può essere raggiunta grazie ad alcuni percorsi con punti panoramici e aree allestite per la sosta. I sentieri per arrivare in vetta sono due. Il primo è Gennargentu T-721 un percorso di 5,3 km percorribile in un’ora e mezzo con un dislivello di 149 metri attraverso il quale è possibile raggiungere anche la “Punta La Marmora”, la cima più alta del massiccio. Sul percorso si incontreranno punti ristoro, aree di sosta e anche un rifugio. Il secondo sentiero è Arcu Artilai – Bruncu Spina T-721A un percorso di 800 metri percorribile in trenta minuti con un dislivello di 168 metri che conduce direttamente a Bruncu Spina, fino alla quota massima di 1.829 metri. Anche in questo caso lungo la strada ci sono un rifugio, aree di sosta e punti di ristoro.

Flora e fauna locali, l’austerità dell’altitudine

Per via della sua altezza, questa montagna è caratterizzata da una vegetazione scarsa e bassa, le uniche formazioni boschive sono di leccio e si trovano sotto i 1.400 metri. La roverella, invece, cresce in piccoli gruppi isolati insieme al ginepro rosso. Man mano che ci si avvicina alla cima aumentano le specie arbustive, come la ginestra di Corsica, la crespolina maggiore, il timo, il ginepro nano e la radica. Sulle sponde dei torrenti ci sono delle caratteristiche foreste a galleria composte da ontano nero. Va inoltre segnalata la presenza del rarissimo cardo microcefalo, Lamyropsis microcephala, specie autoctona della Sardegna che cresce in un’area di circa 100 m².

Tra le specie animali che vivono su questa montagna ci sono uccelli come l’aquila del Bonelli, il nibbio reale, il grifone e l’aquila reale e alcuni mammiferi come la volpe, la martora, il cinghiale e il gatto selvatico.

Bruncu Spina è il posto giusto per godersi una giornata all’insegna del relax e della natura: dalla vetta è possibile godere di una vista mozzafiato su una zona perlopiù incontaminata e autentica.​