L’energia elettrica è il mezzo che ogni giorno ci permette di svolgere moltissime attività tra le mura domestiche e di progredire in tantissimi
settori. Per avere un’idea di quanto sia importante per la nostra vita basta riflettere sui suoi tanti utilizzi in casa ma anche in medicina, industria, trasporti, tecnologia e cultura. Nonostante la usi molto spesso e ti sia indispensabile per svariate attività quotidiane, sai davvero tutto sull’elettricità e i relativi consumi? Ad esempio, come viene stabilito il prezzo dell’energia elettrica? Quali sono i valori di riferimento da tenere in considerazione per determinare le offerte? Questa conoscenza ci può aiutare ad essere più consapevoli dei nostri consumi e a fare le scelte più adeguate in base alle nostre esigenze. Resta con noi e troverai risposta a queste domande…
Valori di riferimento per il prezzo dell’energia elettrica: l’importanza dell’indice PUN
Il valore principale preso come parametro per stabilire il prezzo dell’energia elettrica è l’indice PUN che sta per Prezzo Unico Nazionale. Si tratta del prezzo di riferimento all’ingrosso dell’energia elettrica acquistata sul mercato della Borsa Elettrica Italiana, dove avvengono le operazioni di compravendita tra produttori e fornitori. Più semplicemente si può definire come l’indicatore medio dei prezzi dell’energia elettrica su base geografica nel mercato italiano, calcolato ogni ora dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Quindi, in base alla quantità di energia prodotta nelle varie zone del mercato italiano e ai prezzi locali, viene stabilito un prezzo medio all’ingrosso (il PUN) che varia ogni giorno e ogni ora. Da gennaio 2021, le zone di mercato elettrico sono passate da sei a sette e sono: Nord, Centro-Nord, Centro-Sud, Sud, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Il PUN per il prezzo dell’energia elettrica: dove consultarne l’andamento?
Il PUN si misura in euro per megawattora e il suo andamento influenza il prezzo dell’energia elettrica in bolletta. Ciò vale sia per gli utenti in regime di maggior tutela sia per gli utenti in regime di mercato libero, a meno di non avere un’offerta a tasso fisso. Generalmente più il prezzo del PUN si alza più saranno alti gli importi in bolletta. L’andamento del PUN comunque è sempre consultabile sul sito del Gestore dei Mercati Energetici dove è possibile anche confrontare le differenze di prezzo per fascia oraria. Infatti, il prezzo PUN varia a seconda della fase della giornata ed è più elevato nelle ore in cui la richiesta di energia è maggiore. Solitamente, il PUN è più alto nella fascia di punta ossia quella che abbraccia le ore diurne dalle 8.00 alle 19.00.
Mercato libero e mercato tutelato: come cambia il prezzo dell’energia elettrica
Nel paragrafo precedente abbiamo nominato il mercato libero e il mercato a maggior tutela, che è attualmente ancora attivo solo per i clienti domestici fino al 10 gennaio 2024. Quali sono le differenze?
Prezzo energia elettrica nel mercato tutelato
Nel mercato a maggior tutela il prezzo dell’energia elettrica viene stabilito da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti) ogni trimestre. Per determinarlo l’Autorità prende in considerazione una vasta gamma di elementi, tra cui i costi del sistema elettrico, i fattori che influenzano domanda e offerta, e il PUN. Di conseguenza, l’utente finale deve adeguarsi alle tariffe stabilite e non può scegliere tra diverse condizioni contrattuali come accade nel regime di libero mercato.
Prezzo energia elettrica nel mercato libero
Il libero mercato si basa su un regime di libera concorrenza per cui i fornitori di energia possono proporre tipologie di offerte diverse. Le tariffe non sono più dettate da ARERA ma stabilite liberamente da ogni singola società energetica. L’utente finale può quindi confrontare le diverse condizioni e tariffe proposte e fare la scelta più adatta per i suoi bisogni. Tra i vantaggi che può offrire il libero mercato all’utente finale vi sono una maggiore possibilità di negoziazione e l’opportunità di usufruire di particolari servizi e soluzioni personalizzate. Non bisogna dimenticare che anche il mercato libero è sottoposto ad appositi controlli che garantiscono una leale concorrenza e un’onesta gestione delle offerte.
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