Nella parte sud-ovest della Sardegna, c’è un #PostoDelCuore che custodisce una tra le più ricche biodiversità di tutta Europa: il Parco Naturale Regionale di Gutturu Mannu. Un’area che abbraccia il territorio di dieci Comuni della zona e regala scorci naturalistici mozzafiato.

Un paradiso naturale da esplorare

Istituito nel 2014, con la legge regionale n. 20, Gutturu Mannu ha un’estensione di quasi 20.000 ettari e il suo nome significa letteralmente “la grande gola”, per le imponenti vette che lo circondano. Tra queste la più alta è quella del Monte Is Caravius, con i suoi 1116 m, che prende il nome dai biancospini che ne adornano la cima.

Avvolto tra ginepri e lecci secolari, nell’area est, si trova uno dei luoghi più suggestivi del Parco: la Gola di Is Cioffus. Soprannominato anche “Gorroppeddu del Sud”, questo canyon è protetto da pareti rocciose di oltre 50 metri d’altezza, scavate dal fiume Bidd’e Mores nel corso di migliaia di anni.

Per gli appassionati di trekking, invece, il Parco offre tantissime mete panoramiche, come Punta Sebera, da cui si può avere una vista privilegiata su gran parte del sud-ovest dell’isola, da Capo Teulada fino al Golfo degli Angeli.

Non mancano, inoltre, incantevoli scenari acquatici, come la cascata di Su Spistiddadroxiu, alimentata dal Rio Fenugus. Un tempo, questo fiume bagnava l’antico villaggio nuragico di Fanebas, le cui rovine oggi riposano nel Parco, avvolte da un fitto bosco di lecci.

La fauna del Parco

Il valore ecologico di Gutturu Mannu è riconosciuto a livello internazionale, tanto da essere stato inserito nel progetto Rete Natura 2000 dall’Unione Europea, per valorizzarne e custodirne le risorse naturali. Il Parco ospita infatti una flora rigogliosa e diversificata e una fauna altrettanto variegata, tra cui alcune specie protette.

È il caso del Cervo Sardo, che tra gli anni ’60 e ‘70 ha rischiato l’estinzione e che, grazie ad un’azione mirata di ripopolamento e tutela, nei primi anni 2000, ha registrato un picco di 2500 esemplari in tutta l’area di Gutturu Mannu.

Ci sono poi altre specie tipiche della Sardegna che trovano rifugio nel territorio del Parco, come il piccolo Geotritone dell’Iglesiente, il Gatto selvatico e l’Astore, il rapace dal piumato petto bianco e il dorso marrone.

Anche tra gli insetti, compaiono esemplari molto particolari come il Sicofante, il coleottero dai colori cangianti, che predilige stanziare all’interno dei tronchi d’albero o sottoterra, per proteggersi dalle temperature elevate o troppo rigide.

Avventura o relax?

Gutturu Mannu è un invito all’esplorazione, grazie ad una rete di oltre 200 km di sentieri, ideali per trekking e uscite in mountain bike. La maggior parte di questi percorsi ha una lunghezza minima di 10 km ed è classificata con una difficoltà medio-alta. Anche per questo, per vivere al meglio e in sicurezza le esperienze outdoor, è consigliabile informarsi bene sui tracciati e prepararsi adeguatamente consultando la guida ai sentieri del Parco.

Per chi invece cerca momenti di pausa, varie aree attrezzate, come quella nei pressi del sito archeologico di Fanebas, offrono spazi per una sosta rigenerante. Inoltre, l’abbondante avifauna rende il birdwatching una delle attività imperdibili per gli appassionati del genere.

Il Parco investe significativamente anche nell’educazione ambientale. Con quattro centri della rete INFEAS, Gutturu Mannu promuove attività di formazione e sensibilizzazione, affinché il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente siano valori condivisi.

Visitare Gutturu Mannu: cosa sapere

Gutturu Mannu è facilmente raggiungibile, è infatti collegato dalla rete stradale ai principali centri della Sardegna. La città più vicina è Cagliari, distante circa 35 km.

Negli ultimi anni, il Parco ha istituito tre “porte” di accoglienza e informazione, situate nelle aree nord, est e ovest, rispettivamente a Santa Lucia, Pixinamanna e Pantaleo, per garantire a tutti un’esperienza completa e ricca di scoperte.

Per chiunque voglia immergersi in questo paradiso verde, è bene ricordare che a Gutturu Mannu, in quanto area protetta, c’è un regolamento da osservare per la tutela dell’ambiente. Per verificare le attività consentite al suo interno, si può consultare il sito ufficiale del Parco.