La scelta di un’offerta energetica è una decisione importante per famiglie e imprese, che incide sul bilancio mensile e sulla gestione finanziaria a lungo termine. Conoscere le caratteristiche delle offerte permette di valutare al meglio quale soluzione si adatta al proprio stile di consumo, garantendo un utilizzo consapevole dell’energia.
In questo articolo mettiamo a confronto le offerte a prezzo fisso e variabile, per aiutarti a capire quale tipologia si adatti di più alle tue esigenze.
Costo della materia prima, di cosa si tratta?
Le differenze principali tra offerte a prezzo fisso e prezzo variabile riguardano il costo della materia prima. Questa dicitura è una delle principali voci della bolletta e generalmente viene indicata con l’unita dei kWh per l’energia elettrica e con gli smc (metro cubo standard) per il gas.
Questa voce corrisponde al costo del servizio offerto dal fornitore per garantire una disponibilità costante di energia elettrica o gas, in modo efficiente e sicuro.
Dall’acquisto dell’energia sul mercato all’ingrosso, alla complessa gestione della rete di distribuzione, fino alla vendita finale. In sostanza, il cliente, con il pagamento del costo della materia prima, beneficia di un processo complesso che il fornitore gestisce in ogni sua fase, dal reperimento dell’energia alla sua consegna al punto di consumo.
Offerte a prezzo fisso
Nelle offerte energetiche a prezzo fisso il costo della materia prima, indicato con l’unità degli €/kWh, viene fissato contrattualmente.
Questa tipologia di offerta potrebbe essere quindi utile per stimare la spesa annua per l’energia, proprio perché il costo della materia prima è fisso per un determinato periodo di tempo, che non può essere inferiore a 12 mesi.
Offerte a prezzo variabile
Nelle offerte a prezzo variabile il costo della materia prima è “indicizzato”, ovvero segue l’andamento di un indice o di un prezzo di riferimento del mercato dell’energia, che è possibile consultare in qualsiasi momento sul sito del GME (Gestore dei Mercati Energetici).
Perciò questa tipologia di offerta riflette le variazioni di prezzo dei mercati dell’energia all’ingrosso e, di conseguenza, il principale vantaggio del prezzo variabile è che l’importo della bolletta scende subito se cala il prezzo dell’energia sul mercato. Queste variazioni di prezzo – come stabilito dall’ARERA – hanno una frequenza prefissata che viene indicata dal fornitore di energia nel contratto.
Cos’è lo spread nelle offerte a prezzo variabile?
Alcune tariffe a prezzo variabile, contengono anche una voce chiamata “spread”. Si tratta di un valore che il cliente paga al fornitore, viene definito in base ai Kilowattora consumati dall’utente e sommato al costo della materia prima dell’energia.
Questa voce non è presente in tutte le offerte a prezzo variabile, ad esempio Gaxa, per le utenze elettriche domestiche, ha scelto di offrire nel mercato libero una soluzione con spread pari a zero: l’offerta Luce Casa Zero Spread.
Qual è la tipologia di offerta più vantaggiosa?
Scegliere tra un’offerta a prezzo fisso o variabile dipende dalle tue priorità: da un lato le offerte a costo fisso potrebbero aiutarti a prevedere le spese, ma, se preferisci approfittare subito di eventuali riduzioni dei prezzi sul mercato, le offerte a prezzo variabile sono sicuramente preferibili.
Se hai bisogno di supporto, Gaxa è al tuo fianco per identificare la soluzione più adatta alle tue esigenze, con soluzioni trasparenti e convenienti per la tua casa e la tua impresa. Per maggiori informazioni, contatta il numero verde gratuito del nostro Servizio Clienti: 800 05 01 01.