Villa per Michelangelo AntonioniProsegue il viaggio di Gaxa alla scoperta di un nuovo #PostoDelCuore della nostra bellissima Sardegna. Il racconto di questo appuntamento riguarda la celebre villa per Michelangelo Antonioni, conosciuta anche semplicemente come “Cupola”. La costruzione è perfettamente immersa nell’ambiente circostante: si erge tra il rosso del granito della Costa Paradiso, il blu delle acque del golfo dell’Asinara e il verde intenso tipico della macchia mediterranea. Un luogo magico e di straordinaria bellezza, meta per gli appassionati di fotografia e censito tra i “Luoghi” del FAI.

Cupola, la residenza estiva di Michelangelo Antonioni e Monica Vitti

La villa fu costruita nel 1970 dall’architetto Dante Bini per una delle coppie più note di quegli anni: il regista Michelangelo Antonioni e l’attrice Monica Vitti.

Nel 1964, durante le riprese del film Deserto Rosso, sull’isola di Budelli, il regista entrò in contatto con l’imprenditore Pierino Tizzoni che gli fece scoprire un posto unico nella subregione della Gallura. Proprio qui Antonioni decise di realizzare la sua residenza estiva. Il progetto della villa fu commissionato all’architetto Dante Bini, che Monica Vitti aveva conosciuto nel 1968 in una vacanza a Cortina d’Ampezzo.

Oltre a essere testimonianza del legame tra Antonioni e Vitti, la Cupola è un importante tassello nella storia del cinema italiano. Nel periodo in cui la coppia vi abitò, la villa fu un punto d’incontro per artisti, registi, attori, intellettuali e poeti. Tra questi svettano nomi come Tonino Guerra, Andrej Tarkovskij, Macha Méril e quello del pittore Sergio Vacchi. Proprio quest’ultimo fece realizzare da Bini una cupola più piccola accanto a quella principale, oggi trasformata in un bed and breakfast.

La villa fu frequentata fino alla fine della relazione tra i due artisti e successivamente, per un breve periodo, dalla sola Monica Vitti. Negli anni è stata venduta a diversi proprietari, ma non è stata mai ristrutturata: oggi, infatti, versa in uno stato di completo abbandono e non è accessibile al pubblico.

L’architettura all’avanguardia della villa per Michelangelo Antonioni

La Cupola è stata elogiata da tantissimi professionisti che l’hanno definita un brillante esempio di architettura contemporanea. Nel 2014 l’architetto olandese Rem Koolhass, uno dei più famosi a livello internazionale e curatore della XIV Biennale di Architettura di Venezia, la descrisse come “una delle architetture migliori degli ultimi cento anni”. Nel 2015 il Ministero dei Beni Culturali la vincolò al fine di tutelare la villa così come ideata da Bini. Inoltre, nel 2016 il regista tedesco Volker Sattel ha girato un documentario dal titolo “La Cupola”, messo in scena in molti eventi cinematografici mondiali.

L’architetto la realizzò con una sola colata di cemento, gonfiata e sollevata per mezzo di una camera d’aria: un’idea straordinaria e considerata tecnologia sostenibile.

Conta cinque stanze e quattro bagni. Si sviluppa su due livelli comunicanti tra loro grazie a una scala curvilinea, composta da blocchi di granito irregolari e affacciata sul soggiorno. La camera più affascinante è sicuramente quella padronale: il letto si trova di fronte a una finestra con vista sul mare. Da due percorsi scavati nella roccia si scende fino al mare e si ha la possibilità di scorgere un piccolo stagno, torrenti e un fiordo.         

La villa per Michelangelo Antonioni è un’opera mozzafiato che si fonde alla perfezione con il maestoso panorama in cui è immersa: un simbolo del cinema italiano e una testimonianza architettonica molto importante per la nostra Isola.