Il paesaggio policolturale del MandrolisaiIl viaggio di Gaxa alla scoperta delle meraviglie dell’Isola continua! Per questo appuntamento del #PostoDelCuore ci dirigiamo nel Mandrolisai, il cuore della Sardegna tra la provincia di Nuoro e Oristano, per scoprire il suo paesaggio policolturale e le unicità di questo territorio.

I vigneti del Mandrolisai

Un territorio dalla forte tradizione vinicola le cui condizioni climatiche e caratteristiche geografiche, tra cui le alte colline e un terreno caratterizzato da sabbioni granitici, rendono i suoi vini speciali. Questi sono identificati dalla denominazione “Mandrolisai DOC” (creata nel 1981) riservata ai vini rossi e rosati prodotti con uve provenienti dai vitigni locali e nel rispetto del disciplinare di produzione.

Diverse cantine della zona offrono la possibilità di conoscere le tradizioni vinicole del Mandrolisai facendo un tour enologico nei propri vigneti. I vigneti di Atzara e Sorgono sono tra quelli più famosi dell’area e che hanno ottenuto un importante riconoscimento a livello nazionale entrando a far parte della lista dei “Paesaggi storici rurali” d’Italia. Proprio a Sorgono è possibile visitare la Cantina Sociale del Mandrolisai, una cooperativa che riunisce la maggior parte dei piccoli produttori della zona: qui potrete degustare e acquistare vini soprattutto rossi, ma anche rosati. La cantina offre anche la possibilità di acquistare i suoi prodotti dallo shop online.

Un paesaggio rurale storico

L’unicità di questa regione della Sardegna centrale è testimoniata dall’ottenimento dell’iscrizione nel Registro nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali). In particolare, la parte meridionale situata nel bacino idrografico del Rio Massari ha preservato il paesaggio agrario tipico della Sardegna dell’Ottocento: qui sono ben conservate le tracce di un sistema agricolo policolturale composto da piccoli vigneti, frutteti, da terreni adibiti a pascoli e alla coltivazione di cereali. Questo tipo di produzione agricola serve a integrare la produzione di foraggio locale ma anche a sostenere la filiera del sughero e del legno.

Uno dei fattori che contraddistingue quest’area per la sua singolarità, ulteriore motivo dell’importante riconoscimento ricevuto, è l’antica e tipica coltivazione della vite nella cosiddetta forma dell’alberello sardo: la vite poggia su quattro branche ciascuna delle quali presenta uno sperone di due gemme. Le distanze tra le file sono di 1,7-1,9 metri mentre tra i ceppi sono di 0,9-1 metro.

Come raggiungere il Mandrolisai e cosa vedere nei dintorni

Per chi parte dalla zona di Nuoro, è possibile raggiungere facilmente questa regione della Sardegna centrale in auto percorrendo la Strada Statale 128. Diverse sono anche le linee extraurbane di autobus dell’ARST che partono da diverse parti della Sardegna. Da segnalare anche l’esperienza speciale del Trenino Verde che ripercorrendo la vecchia linea ferroviaria consente in alcune occasioni di raggiungere Sorgono, uno dei Comuni del Mandrolisai.

Proprio nel Comune di Sorgono, situato sulle sue colline, c’è da vedere il santuario campestre di San Mauro. La chiesa risalente al 1574 presenta un’unica navata con volta a botte e un rosone di grandi dimensioni sulla facciata. Nel perimetro del santuario si trovano le “muristenes”, piccoli alloggi in pietra che un tempo ospitavano i novenanti e oggi sono utilizzati come punti di ristoro dai pellegrini e turisti.

Se visitate il Mandrolisai prendetevi il tempo di esplorare anche Atzara, uno dei Comuni di questa regione e considerato tra i borghi più belli d’Italia. Il fascino del suo centro storico caratterizzato da un’architettura in stile catalano vi stupirà: le abitazioni più antiche sono costruite prevalentemente in granito e conservano ancora le originali decorazioni in trachite sulle cornici di porte e finestre.

Di particolare interesse naturalistico c’è il parco Mui Muscas distante circa 3 km da Ortueri, altro Comune del Mandrolisai. Quest’area verde si estende per 55 ettari tra rigogliose sugherete e boschi di lecci. È stata creata nel 1994 per la tutela della razza dell’asino sardo che può essere avvistato in piena libertà nel suo habitat naturale.

L’estetica, l’integrità la e varietà del paesaggio del Mandrolisai, dai vigneti alle zone dedicate al pascolo, rende questa parte della Sardegna uno dei luoghi più importanti dal punto di vista storico e naturalistico, in cui scoprire l’essenza dell’Isola.