L’idea più comune di parco è solitamente rappresentata da un terreno abbastanza esteso piantato ad alberi o da un prato di varie dimensioniScorcio dell'Arcipelago di La Maddalena ricco di vegetazione in cui poter passeggiare e svagarsi. In occasione della Giornata Europea dei Parchi, però, noi di Gaxa vogliamo offrirti un’immagine molto diversa, non convenzionale: a questo scopo ti accompagniamo alla scoperta del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, un #PostoDelCuore sconfinato in cui terra e mare si incontrano dando spazio a scenari paesaggistici di grandissimo impatto e a specie vegetali e faunistiche che non troverai altrove.

Vieni a scoprirlo insieme a noi!

Arcipelago di La Maddalena: le isole

Come abbiamo accennato, il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena non rientra nell’abituale accezione di parco; si estende infatti per più di 20.000 ettari comprendenti non solo superficie terrestre ma anche area marina. Questa caratteristica, che in Italia condivide soltanto con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, rende possibile l’incontro tra ecosistemi diversi e la possibilità di osservare bellezze naturalistiche incredibilmente rare.

L’ambiente costiero, che si distingue per la grande varietà geomorfologica, si estende per circa 180 chilometri tra le Bocche di Bonifacio (stretto che divide la Corsica dalla Sardegna) e la Costa Smeralda. L’erosione, causata dalla combinazione della forza del vento e dell’azione del mare, ha infatti dato vita a magnifiche formazioni costiere come calette, scogliere e falesie oltre a bellissime spiagge.

Sette isole maggiori (di cui la principale è La Maddalena) e moltissimi isolotti di natura granitica compongono l’Arcipelago, la cui quasi totale integrità rappresenta un suo ulteriore tratto distintivo. La maggior parte della popolazione si raccoglie infatti sull’isola di La Maddalena mentre le aree restanti, a parte rare eccezioni, non sono state soggette a processi di trasformazione e alterazione compiuti dall’uomo. Proprio in virtù delle sue meraviglie naturali e del suo stato ambientale pressoché intatto, l’Arcipelago è rientrato nella qualifica di Parco che consente di adottare misure speciali per conservare l’equilibrio degli ecosistemi.

Cosa vedere nel Parco Nazionale di La Maddalena: le tante spiagge mozzafiato

Il Parco offre infinite possibilità di scelta rispetto ai luoghi da ammirare e visitare. In particolare, le spiagge circondate da natura incontaminata con il loro mare cristallino sono meta di visitatori che non vedono l’ora di apprezzarne l’unicità. Tra queste rientrano Cala Corsara nell’isola di Spargi che, caratterizzata da spiaggia bianca e circondata da rocce modellate dall’erosione, rappresenta una delle principali attrazioni del Parco, raggiungibili solo via mare. Tra le altre spiagge di rara bellezza non si può sicuramente dimenticare Cala Coticcio a Caprera. Anch’essa provvista di sabbia bianca finissima, è raggiungibile solo con guida autorizzata dall’Ente Parco o via mare (con precise limitazioni). Infine, tra gli esempi di spiagge uniche dell’Arcipelago rientra a pieno titolo la Spiaggia di Budelli situata sull’isola omonima. Il luogo è davvero spettacolare e si distingue per il suo colore rosa dovuto alla presenza di gusci (specialmente di invertebrati marini) che, trasportati dalle correnti, vanno a comporre la sua spiaggia. Con il suo mare assolutamente trasparente e le sue caratteristiche uniche, la spiaggia è sottoposta a tutela speciale: è quindi proibita la balneazione, il transito e la sosta dei mezzi nautici nel tratto di mare antistante. Ciò che si può fare è ammirarla da lontano come un bellissimo dipinto.

Arcipelago di La Maddalena: come arrivare e come visitarlo

Per raggiungere il Parco è necessario prendere un traghetto da Palau sul quale è possibile imbarcare anche la macchina. Una volta arrivati si potranno visitare alcune zone in autonomia mentre specifiche aree dell’Arcipelago saranno raggiungibili solo con guida autorizzata. Potrai prendere parte anche a escursioni di gruppo in barca che ti faranno scoprire le spiagge più belle o noleggiarne una rispettando le regole previste dall’Ente Parco per l’esplorazione dell’Arcipelago.

Non tutte le zone del Parco, infatti, sono sottoposte allo stesso tipo di tutela e non tutte sono ugualmente accessibili ai visitatori. L’Ente Parco, infatti, ha previsto una zonizzazione cioè una suddivisione del territorio secondo precisi criteri. In base a questa suddivisione vengono stabiliti i divieti da attuare. I privati non residenti devono sempre richiedere l’autorizzazione all’Ente Parco per lo svolgimento di specifiche attività come la navigazione, l’ormeggio, l’ancoraggio e la sosta entro i 300 metri dalla costa. Per quanto riguarda le escursioni accompagnate, l’Ente mette a disposizione un elenco di guide disponibili con le quali organizzare la visita. Una volta fatta la prenotazione e aver concordato il prezzo dell’escursione, ogni visitatore dovrà versare un ulteriore contributo di 3 euro al Parco (non richiesto ai bambini fino a 12 anni). Questa quota in più serve unicamente per contribuire ai costi di conservazione e gestione delle aree dell’Arcipelago.

Istituzione del Parco Nazionale di La Maddalena

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, primo Parco Nazionale della Sardegna, è stato istituito nel 1994, con l’obiettivo di garantire la conservazione dello stato del luogo. Con l’entrata in vigore di questa legge, al Parco sono state applicate le disposizioni della “Legge quadro sulle aree protette” del 1991 che detta i principi fondamentali per istituire e gestire le aree naturali protette. Le finalità principali di questa legge sono la conservazione degli ecosistemi naturali, l’integrazione virtuosa tra uomo e ambiente e le attività di valorizzazione del territorio, tra cui lo svolgimento di attività educative, formative e di ricerca scientifica. Inoltre, il Parco rientra anche tra le aree di Rete Natura 2000 – rete ecologica mirata al mantenimento di habitat ed ecosistemi rari che si estende sul territorio dell’Unione Europea – e si configura come Sito di Interesse Comunitario (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS).

Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena: flora e fauna

Il Parco fa parte della Rete Natura 2000 proprio perché si tratta di un’area in cui proteggere e mantenere habitat naturali e faunistici particolarmente ricchi, in cui tutelare la ricchissima biodiversità presente e in cui di conseguenza vietare tutto ciò che possa alterarne gli equilibri. Basti pensare all’importanza delle circa 750 entità floristiche presenti di cui circa 52 endemiche (esclusive di questo territorio). Il patrimonio vegetale, oltre alle specie floristiche tipiche della macchia mediterranea, si caratterizza per i rigogliosi aggruppamenti di piante dalla particolare composizione floristica, specifici del luogo. Anche dal punto di vista faunistico, la ricchezza è indubbia: tappa di riferimento per la nidificazione di uccelli marini, luogo prediletto per particolari specie ittiche, come le cernie brune, e ambiente favorito da alcune specie endemiche di rettili.

Insomma, come abbiamo visto sinora, il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena è un #PostoDelCuore che non smette mai di stupire, una rarità da proteggere e conservare affinché possa mantenere la sua rarissima integrità.