Le fasce orarie di consumo dell’energia elettrica sono precisi intervalli di tempo a cui corrispondono prezzi diversi dell’energia elettrica. La domanda di energia, infatti, non è sempre uguale durante l’arco del giorno e del mese e sono proprio le sue oscillazioni ad avere effetto sui costi legati ai consumi. Inoltre, nei giorni infrasettimanali, quando le attività lavorative e produttive si svolgono a pieno regime, produrre energia ha un costo più elevato e bisogna tenerne conto.
In totale le fasce orarie sono tre, definite con i simboli F1, F2 e F3. Vediamo quando e perché sono state introdotte, a quale lasso di tempo coincide ognuna e il loro ruolo nella definizione delle tariffe.
Quando e perché sono state introdotte le fasce orarie di consumo dell’energia elettrica?
L’introduzione delle fasce orarie di consumo risale al 2007 con la delibera n.181 del 2006 di ARERA. È stata proprio l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente a istituire e regolamentare la loro suddivisione dopo una fase di studio e ricerca. Era infatti necessario capire come raggruppare in modo coerente le ore del giorno tenendo conto delle oscillazioni di prezzo dell’energia elettrica sul mercato. L’introduzione delle fasce orarie ha diverse ragioni.
Innanzitutto, dà l’opportunità ai clienti di monitorare meglio i consumi; infatti, in caso di contratti che prevedono le fasce orarie, compare sempre sulla bolletta una sezione dedicata ai consumi per ogni fascia. In questo modo, i clienti possono facilmente capire in quali parti della giornata le loro esigenze energetiche e quindi i loro consumi siano più o meno elevati; divengono così più consapevoli delle loro abitudini energetiche e di eventuali sprechi. In secondo luogo, permette di tutelare i clienti che utilizzano l’energia nelle ore in cui è meno richiesta evitando che paghino anche per coloro che ne usufruiscono nelle ore di punta. Infine, agevola i fornitori che possono modulare le offerte in considerazione delle reali necessità energetiche degli utenti.
Fascia di consumo dell’energia elettrica: come sono suddivise?
Durante le ore diurne dei giorni feriali – quando fabbriche, impianti, negozi e uffici lavorano al massimo ritmo – la domanda di energia elettrica e il suo prezzo sul mercato tendono a essere maggiori rispetto alle ore serali e ai giorni festivi. Considerando questo aspetto, si può comprendere con più facilità la suddivisione che segue:
– La F1 è la fascia in cui la domanda registra i picchi più alti e l’energia ha il costo maggiore. È attiva dalle 8.00 alle 19.00, dal lunedì al venerdì ad esclusione dei festivi.
– La F2 è la fascia durante la quale il costo dell’energia si riduce poiché comprende un orario che va dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00 dal lunedì al venerdì ad esclusione dei festivi e il sabato dalle 7.00 alle 23.00 sempre ad esclusione dei festivi.
– La F3 è la fascia che ha il prezzo più basso perché fa riferimento all’intervallo di tempo in cui l’energia è meno richiesta e in cui costa meno produrla: va dalle 00.00 alle 7.00 e dalle 23.00 alle 24.00 dal lunedì al sabato. Comprende tutte le ore della domenica e delle festività.
Quali tariffe vengono proposte in base alle fasce orarie?
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