Nella splendida regione della Gallura, si estende un vasto promontorio, parte dell’Area Maria Protetta Capo Testa-Punta Falcone. Il  #PostoDelCuore in cui sperimentare l’incredibile prosperità di specie animali e vegetali è Capo Testa, una penisola da scoprire poco distante da Santa Teresa di Gallura.

La ricchezza del territorio di Capo Testa

Situato nella provincia di Sassari, Capo Testa è un capolavoro naturale in cui si mescolano armoniosamente imponenti formazioni rocciose, spiagge bianche, valli dai paesaggi lunari e suggestive calette. A caratterizzare il profilo di questo imponente promontorio, sono le rocce di granito che, in un lunghissimo processo di erosione per opera dei venti e del mare, si sono trasformate in strutture mozzafiato dalle dimensioni e dalle geometrie inusuali. Il collegamento alla terra di questa penisola avviene per mezzo di una striscia di terra che ospita sul lato occidentale la Rena di Ponente e sul lato orientale la Rena di Levante, due spiagge note per la loro bellezza dalle quali osservare i faraglioni di Capo Testa.

Proprio in virtù della ricchezza degli habitat che la caratterizzano e delle specie che la abitano, la penisola di Capo Testa è stata designata Sito di Importanza Comunitaria (SIC) ed è entrata quindi a far parte della Rete Natura 2000, lo strumento adottato dall’Unione Europea per preservare la ricchissima biodiversità di specifici territori. Ad animare il luogo, infatti, contribuisce una fauna diversificata e una flora composta da specie di grande rarità esclusive del territorio.

Una penisola dalla storia millenaria

Oltre al notevole patrimonio naturalistico, il promontorio e le zone circostanti vantano una lunghissima storia che risale ai tempi della civiltà nuragica. Sono molte, infatti, le testimonianze risalenti a questo periodo storico, tra le quali ricordiamo il sito archeologico Lu Brandali e il complesso nuragico La Testa. Il promontorio, inoltre, fu ampiamente sfruttato in epoca romana per l’estrazione del granito di cui le cave di Capo Testa riportano ancora i segni. Tra gli altri scopi per cui il promontorio veniva considerato dagli antichi Romani un’importante risorsa rientra anche la posizione di controllo costiero, ideale a livello strategico.

Attività da svolgere 

La varietà di habitat naturali e la presenza degli scenari surreali che lo caratterizzano rendono Capo Testa una meta ambita dai turisti che devono però attenersi a specifiche norme comportamentali per preservare l’importante patrimonio ambientale. L’Area Marina Protetta Capo Testa-Punta Falcone di cui la penisola fa parte, è infatti soggetta a zonizzazione. Questo significa che l’area è divisa in varie zone all’interno delle quali vigono regole precise. Per questo consigliamo ai visitatori di informarsi per tempo sulle attività consentite in ogni zona in modo da godere delle bellezze del mare rispettandone l’abbondanza degli ecosistemi che lo popolano.

Relativamente alle attività da svolgere sul promontorio, le rocce e i sentieri da cui è formato invitano appassionati di trekking e free climbing a cimentarsi in escursioni e scalate più o meno complesse a seconda del tratto battuto. Per chi ama la natura e l’osservazione di specie particolari, il promontorio è anche il luogo ideale per dedicarsi al birdwatching. Tra i luoghi da visitare vale la pena ricordare il faro di Capo Testa che, attivo dal 1845 e immerso in un’atmosfera nostalgica, rappresenta una prospettiva diversa dalla quale guardare il promontorio.

Come arrivare a Capo Testa

Come dicevamo, Capo Testa si trova a poca distanza da Santa Teresa di Gallura dalla quale si può facilmente raggiungere. Basta procedere da Via Eleonora d’Arborea verso Via Nazionale/SS133bis e proseguire verso Via Tibula. A questo punto basterà proseguire in direzione Capo Testa passando per Via Cala Spinosa.

Al termine del tragitto si potrà osservare questa affascinante penisola dalla superficie lunare, un Posto del Cuore in cui magnifici quadri paesaggistici e specie floreali e faunistiche straordinariamente singolari si incontrano lasciando trionfare la biodiversità.