Un luogo suggestivo in cui riverbera la storia e la cultura delle antiche civiltà che lo hanno abitato: ci riferiamo alla meravigliosa AreaAntica città di Nora archeologica di Nora. Questo #PostoDelCuore, in cui migliaia di visitatori giungono ogni anno per esplorarne le ricchezze, sorge sull’affascinante promontorio di Pula e regala una straordinaria immersione nella storia millenaria della Sardegna.

Gli scavi e il fascino delle rovine di Nora

Gli scavi nell’Area iniziano alla fine dell’Ottocento a seguito del ritrovamento di un tophet, santuario punico che fungeva anche da necropoli infantile, dopo una mareggiata. Da quel momento sono proseguiti rivelando inizialmente i resti del Tempio di Tanit e altri importanti monumenti e manufatti come la stele di Nora. I lavori che si sono susseguiti hanno pian piano svelato il volto antico di questa splendida città. È infatti durante la metà del Novecento che viene portato alla luce il numero più alto di monumenti, nonostante non siano comunque stati raggiunti gli strati più antichi della città. Dal 1990 ha avuto inizio una nuova missione di scavi che ha l’obiettivo di indagare ancora più a fondo il sito e rendere l’esperienza dei visitatori ancora più suggestiva.

Ad oggi chi visita l’Area ha modo di osservare, proprio grazie a queste missioni, moltissime delle sue affascinanti rovine: la Piazza del foro con il suo pavimento in andesite, il santuario di Esculapio con la sua terrazza di mosaici, e i resti di importantissimi monumenti e opere architettoniche come il teatro, le terme e il tempio di Tanit.

Qual è la storia dell’Area archeologica di Nora?

La zona viene originariamente frequentata dai Fenici che, consapevoli della posizione strategica particolarmente favorevole per il commercio, vi stabiliscono i primi insediamenti dall’VIII-VII secolo a.C. Con l’arrivo dei Cartaginesi a seguito della conquista della Sardegna, però, l’Area a partire dal VI secolo a.C. cambia assetto: aumentano abitazioni e magazzini, vengono progettate strade sulla base di un elaborato piano urbanistico e, allo stesso tempo, cresce il numero di monumenti presenti. In questo periodo la città acquisisce sempre maggiore influenza dal punto di vista commerciale e questo le consente uno sviluppo molto rapido. Dal 238 a.C. l’Isola passa sotto il controllo dei Romani che nel 227 a.C. istituiscono la provincia di Sardegna e Corsica. Nonostante i tanti cambiamenti sul versante amministrativo, la città in questa fase non subisce grandi cambiamenti. Trasformazioni radicali hanno inizio solo dal I secolo d.C.

Il periodo della dominazione romana e i tanti monumenti realizzati

Come accennato sopra, dal I secolo d.C. i Romani iniziano a realizzare le prime importanti modifiche nel paesaggio urbano. Ad esempio, in questo periodo viene costruito il foro che va a ricoprire l’antico quartiere di magazzini realizzato in età punica. Inoltre, viene realizzato il grande teatro sul versante meridionale del Colle di Tanit. Si tratta dell’unico teatro di epoca romana individuato in tutto il territorio sardo ed è una delle attrazioni più popolari e affascinanti della zona. È talmente ben conservato che ancora oggi, in estate, ospita rappresentazioni e spettacoli teatrali. È però in età severiana, tra il II e il III secolo d.C., che si assiste a un incredibile sviluppo monumentale e delle infrastrutture: vengono costruiti 3 complessi termali, l’acquedotto e ampliato il complesso forense.

Quali attività si possono svolgere nei dintorni dell’antica città di Nora?

La progressiva costruzione e l’evoluzione della città di Nora attraverso diverse epoche ha generato una stratificazione complessa. La formazione di questi strati sui quali sono stati realizzati nel tempo i nuovi edifici e i nuovi monumenti ha fatto sì che alcune parti del sito siano finite sotto il livello del mare. Per gli appassionati di snorkeling la possibilità di andare alla scoperta di queste rovine durante l’esplorazione dei fondali marini è un’esperienza irrinunciabile. Ma sono tantissime le attività che si possono fare anche nei dintorni del sito vista la bellezza del territorio in cui si trova. Pula, infatti, ospita magnifiche spiagge e un centro storico in cui ammirare antiche chiese e perdersi tra stradine acciottolate. Qui si può anche visitare il Museo archeologico “Giovanni Patroni” in cui sono conservati molti dei reperti rinvenuti nell’antica città di Nora.

Come si arriva nell’Area archeologica di Nora e quando visitarla?

Partendo da Cagliari si può raggiungere il sito percorrendo la Strada Statale 195 verso Pula per circa 39 km. Una volta giunti a Pula, bisogna prendere Via Sant’Efisio e poi Viale Nora seguendo le indicazioni fino a destinazione. L’Area archeologica di Nora è aperta tutti i giorni da lunedì a domenica dalle 9.00 alle 20.00 con chiusura della biglietteria un’ora prima.

Varcando l’ingresso, siamo certi che i visitatori resteranno abbagliati dalle meravigliose rovine di questo #PostoDelCuore da cui popoli e culture del passato ci parlano ancora.